La terza mostra di SUTURA, in collaborazione con l’Istituto Fisicoterapico di Torino mette a fuoco il concetto di identità attraverso le lenti della tecnoscienza, della biotecnologia e dell’intelligenza artificiale. L’incrocio tra umano, naturale e artificiale comprende una vastissima gamma di azioni sintetizzate nell’intervento dell’uomo sulla natura e nell’utilizzo delle diverse tecniche, al fine di aumentare il proprio benessere. Da sempre oggetto di riflessioni morali, economiche, sociali e culturali, queste azioni aggiornano di volta in volta i parametri identitari attorno ai quali ogni generazione si interroga e si riposiziona: quali sono oggi i confini che stiamo attraversando? Quali saranno i nuovi? In che modo possiamo percorrere la frattura tra identità cyborg e naturale?
In LUOGO COMUNE – titolo della mostra – Stefania Migliorati presenta diversi quadri che ritraggono una selezione di animali: il camaleonte, il serpente, la capra, il cavallo, etc. Ognuno di loro è stato immaginato in chiave cyborg, attraverso l’inserimento nel corpo di dettagli che fanno riferimento a protesi meccaniche, robotiche e interventi di biotecnologia, applicati per raggiungere il potenziamento di specifiche funzioni del soggetto.
Queste “provocazioni visive” sono legate alla ricerca che l’artista sta sviluppando da alcuni anni intorno al concetto di de-estinzione, e alle riflessioni sulle pratiche di reintroduzione e sostituzione ecologica nate per regolamentare e controllare la fauna selvatica, le specie, l’evoluzione.
Sulla base dei rinnovati interrogativi su quale sia il rapporto tra i nostri progressi scientifici e la loro sostenibilità, Migliorati crea un immaginario che ci aiuta a visualizzare un mondo fatto di innesti, convivenze, trasversalità, al confine tra tecnologia e manipolazione fantastica.
Luogo comune è dunque il corpo umano che tutti incarniamo sulla medesima Terra? È la Terra stessa, sulla quale viviamo? O la convinzione che una soluzione sicuramente si troverà?
SUTURA è uno spazio di ricerca e promozione per l’arte contemporanea che intercetta e interpreta il rapporto tra salute e cultura. Nasce dalla volontà di Virginia Moniaci e dell’Istituto Fisicoterapico di Torino, dalla sua storia e dal profondo legame con la sperimentazione scientifica. SUTURA è curata da qwatz. Le sfide della medicina, il rapporto con i nostri sensi, le tante storie che si manifestano all’interno degli ambulatori sono osservate dagli artisti per costruire immaginari, relazioni, ascolto.