Tensione | Guendalina Urbani

Il 3 ottobre 2025 inaugura da SUTURA la mostra TENSIONE, con opere di Guendalina Urbani.

Il suo lavoro si sofferma sul rapporto tra percezione e realtà: realizza oggetti quotidiani, comuni, con materiali che ne stravolgono la natura stessa, il principio di utilizzo, la loro staticità o identità. Il confronto tra conoscenza e percezione svela quindi le sue ambiguità, e rimanda ad un rapporto concettuale con l’arte. Come nel caso di “Indolora Innamora”: una serie iniziata nel 2015 in cui i manici di alcuni coltelli sono stati sostituiti da altre lame e trasformati in oggetti che possono ferire anche la persona che li utilizza.

Per la mostra Tensione, qwatz ha selezionato quattro lavori dell’artista, mentre un quinto verrà prodotto appositamente. Il titolo evidenzia lo stato psicologico e fisico che si genera quando ci si trova in un conflitto tra realtà percepita e realtà effettiva.

Cosa succede al nostro corpo quando è in uno stato di tensione? La tensione è un sintomo fisico che risponde alla paura per un pericolo imminente, ma può anche essere legata alla percezione di un pericolo ipotetico, che genera uno stato di stress. La mostra interroga la capacità di distinguere il pericolo reale dall’inganno percettivo, e apre una riflessione sul grado di condizionamento quotidiano che porta ad uno scollamento tra percezione e realtà.

Il 3 ottobre, durante l’inaugurazione, Guendalina Urbani realizzerà un’installazione inedita dal titolo “Mi sciolgo per te”, che presenterà al pubblico con un breve atto performativo. Dall’installazione nasceranno dei multipli, presentati da SUTURA nel weekend di Artissima.

Come di consueto, un’opera dell’artista sarà installata all’interno dell’Istituto Fisicoterapico di Torino, per coinvolgere i pazienti e portarli a confrontarsi con il progetto. I medici dell’IFT parteciperanno ad un’indagine sugli effetti della tensione sul nostro corpo, per raccontare ai pazienti alcune caratteristiche di questo sintomo.

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Guendalina Urbani (Roma, 1992) dal 2018 è uno dei membri di Spazio In Situ e dal 2021 è rappresentata dalla Galleria Umberto Benappi di Torino. Ha esposto in gallerie, spazi indipendenti e istituzionali tra cui: Italy Sotheby’s International Realty, Milano – On Times (Paradise) Lost (2024); Chiesa di San Rocco, Mombarcaro –Buona Fortuna Ribelli (2023); NP_ArtLab, Padova – Unconventional still life (2022); Galleria d’Arte Moderna di Roma – Materia Nova (2021); Una Vetrina, Roma – Capogiro (2019); Galleria dell’accademia di belle arti di Macerata – Il Bulino o l’avventura di un editore (2018). Nel 2022 in occasione di Roma Arte in Nuvola vince il Premio Young della Regione Lazio come migliore artista under 35. È stata finalista Exibart Prize (2020); Semifinalista Jaguart (2016); Finalista Premio Celeste (2016) nella sezione “super young”.

Lavora principalmente con l’installazione e la scultura creando oggetti immaginari, contraddittori e ambigui. Nei suoi lavori combina materiali di varia natura basandosi sull’improbabilità dei loro accostamenti, cercando di creare opere che stimolino gli spettatori a valutare diverse interpretazioni della realtà stessa.

Arte, benessere, salute: saperi in connessione

Il 19 e il 20 settembre 2025, qwatz partecipa a due giornate di conferenze sul rapporto tra l’arte e salute. L’intervento di qwatz è finalizzato ad evidenziare come l’arte contemporanea, nello sviluppo della sua grammatica, sperimenti da tempo modalità di relazione e fruizione delle opere che rispondono ad alcune necessità relazionali individuate in ambito medico e sociale.

Francesco Fonassi | El Eco, Mexico City

    Gritar, No Caer, di Francesco Fonassi
    Museo Experimental El Eco, Città del Messico
    a cura di Matteo Binci
    23 maggio 2025

    Progetto e suono: Francesco Fonassi
    Video: Nata Failde
    Voce: Mariana Batista
    Supporto tecnico: Drama Radio, CDMX

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    The Oracular Eavesdropper mette in discussione la politica dell’ascolto – intimo, collettivo, sensoriale o violento – e propone nuove forme di intervento nello spazio pubblico. Attraverso performance vocali, testi antichi riattivati e composizioni site-specific, il progetto combina rituale e ricerca. Il materiale raccolto a “La Zona del Silencio” nel deserto di Mapimí in Messico sarà al centro di future installazioni, come Sound Wells a Copenhagen e un’installazione sonora al museo Museion di Bolzano, in Italia (museo di destinazione dell’opera d’arte).

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    The Oracular Eavesdropper, un progetto di Francesco Fonassi, vincitore della 13a edizione dell’Italian Council by DGCC del MIC (Ministero della Cultura) con il Museum of Contemporary Art Roskilde.
    In collaborazione con Museion – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Bolzano), ESAD, École supérieure d’Art de Grenoble (Grenoble), El Eco Experimental Museum (Città del Messico) e altri partner come Xing (Bologna) e qwatz, piattaforma di arte contemporanea (Roma).

    Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)

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    @museet_for_samtidskunst @francescofonassi @creativita_contemporanea @museion_bz @esad_grenoble_valence @museoexperimentaleleco @xing.it
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    @daniela.zangrando
    @simone.frangi
    @matteobinci
    Margarida Mendes
    @minieraroma

    FONASSI | The Oracular Eavesdropper | ITALIAN COUNCIL 2024-2026

    qwatz annuncia una nuova collaborazione internazionale per l’ultima edizione dell’Italian Council della DGCC – MIC (Ministero della Cultura).
    Ogni anno l’Italian Council sostiene lo sviluppo di nuove opere di artisti italiani in collaborazione con partner internazionali. 

    The Oracular Eavesdropper di Francesco Fonassi – di cui qwatz è tra i partner culturali – è di uno dei progetti vincitori dell’edizione del 2024 con il Museum of Contemporary Art Roskilde (capofila del progetto).

    Il progetto sfida l’idea del lavoro sonoro site-specific indagando come il suono possa collegare luoghi diversi e distanti. Nel 2025 l’artista inizierà la sua ricerca nella mitica area desertica, la Mapimí detta “Silent Zone”in Messico in collaborazione con El Eco Experimental Museum. Questa prima fase sarà seguita da una residenza artistica e da un workshop che Francesco Fonassi svilupperà presso l’Istituto ESAD di Grenoble.
    Nel 2026 il lavoro prodotto in occasione della ricerca in Messico sarà pubblicato in vari formati (vinile e catalogo), e sarà presentato in forma installativa come opera sonora in diversi spazi pubblici,sia in Danimarca, sia in Italia. Infine l’opera entrerà a far parte della collezione del Museion, Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano.
    The Oracular Eavesdropper è un progetto realizzato dal Museum of Contemporary Art Roskilde con Francesco Fonassi.
     In collaborazione con Museion – Museo di Arte Moderna e Contemporanea (Bolzano), ESAD, École supérieure d’Art de Grenoble (Grenoble), El Eco Experimental Museum (Città del Messico) e altri partner come Xing (Bologna) e qwatz, piattaforma d’arte contemporanea (Roma).
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