Marzo 2011
Amara Antilla è una curatrice americana attualmente residente a New York, che svolge una ricerca sugli spazi che concepiscono la produzione artistica come sistema aperto, in dialogo con le necessità del territorio in cui si trovano. In particolare, la curatrice è interessata a quegli artisti che sviluppano il proprio lavoro attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, con cui creano una relazione, parte strutturale dell’opera.
Nel mese di marzo Amara Antilla è stata invitata in Italia nell’ambito del progetto RESIDENZAITALIA, una rete di residenze che permette la mobilità di artisti e curatori in più luoghi del territorio, progetto dell’associazione FARE, finanziato dalla Fondazione Cariplo, Accademia di Belle Arti di Brera e GAI (giovani artisti italiani), in collaborazione con Open Care. Selezionata da Gabi Scardi per il programma VIR Curator di Viafarini, ha trascorso un periodo di studio e ricerca a Milano presso VIR Viafarini-in-residence, a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa e a Roma presso qwatz contemporary art platform.
Amara Antilla ha studiato alla Tufts University e al Museum School di Boston. Ha collaborato allo sviluppo di ricerche e programmi di mostre presso il Solomon R. Guggenheim Museum, il Museum of Modern Art di New York e il Duolun Museum of Modern Art di Shanghai. Nel 2007 ha lavorato come assistente curatrice alla mostra Migration Addicts: una serie d’interventi urbani, parte degli Eventi Collaterali della 52esima Biennale di Venezia. Come curatrice indipendente ha organizzato mostre, proiezioni e altri eventi legati all’arte, incluso UnReserved: Emerging Arts Station, RECESS, New Language Makers e Quick Shots. Attualmente lavora presso il Solomon R. Guggenheim Museum come Assistente Curatrice.