Harun Farocki, DEEP PLAY | 12 – 30 maggio 2008
Harun Farocki ha esaminato per quattro decadi la storia del cinema, esplorando l’impatto delle nuove tecnologie dell’immagine sulla coscienza sociale e politica globale. La monumentale video-installazione Deep Play, esposta nel 2007 alla Documenta di Kassel, viene presentata per la prima volta in Italia, curata da qwatz all’interno del TekFestival, con il sostegno del Goethe-Institut Italien.
L’installazione è concepita su 12 schermi che attraverso uno straordinario uso della tecnologia mostrano come i media mettano in scena lo spettacolo e al tempo stesso cosa mette in campo l’industria del calcio per sezionare la tattica e la performance dei giocatori. Deep Play analizza simultaneamente da 12 diverse prospettive uno dei maggiori eventi mediatici degli ultimi anni, la partita finale dei Mondiali del 2006 Italia-Francia, vista da un miliardo e mezzo di spettatori nel mondo. Gli schermi si compongono del punto di vista dell’artista, delle immagini della FIFA, di sequenze d’animazione in 2D e 3D, ricostruendo così l’evento da prospettive inusuali.
Deep Play nasce da una collaborazione tra l’artista e Documenta 12 (Kassel), il Museo di Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA), DFB-Kulturstiftung Berlin, e la FIFA.
Harun Farocki, FOCUS | maggio 2008
Una selezione di film del regista è nel programma di proiezioni del TekFestival.
Immagine: Harun Farocki, Deep Play, Fondazione Romaeuropa, 2008 | Foto di Melania Comoretto